Pixel-Games è un sito inglese (quindi purtroppo al momento oltre le barriere doganali post-Brexit) che vende, tra le altre cose, cubetti di plastica trasparente che contengono classiche scene in pixelart tratte da videogame del passato, per l'occasione tridimensionalizzate nello spazio interno a disposizione.
Una volta le avventure testuali erano tutto quello che era possibile fare con i mainframe, ma presto arrivò la ASCII Art, e successivamente, con la possibilità di disegnare a video, la storia dei videogame presto intraprese un cammino più colorato.
Oggi il primo genere di videogame è custodito da una nicchia per appassionati che lo chiamano Intaractive Fiction.
Con l'arrivo delle interfacce audio avanzate presto sarà possibile farsi raccontare e vivere una storia direttamente dal proprio cellulare, dove potrebbero essere collegati anche altri amici e il master potrà essere semplicemente una app stile Alexa o Siri.
Digital Foundry passa al setaccio Retro Hardware: MiSTer FPGA.
I Field-programmable gate array sono circuiti integrati programmabili anche dopo essere stati prodotti, e questo permette al prodotto in questione di realizzare l'emulazione delle classiche macchine arcade e da casa direttamente via hardware, con un aumento di performance prodigioso rispetto alla stessa cosa in software.
Questo Qomp, ad esempio, è uno spettacolare seguito di Pong. Qualcosa di assolutamente imprevedibile che cambia il punto di vista e fa controllare con un solo tasto la pallina quadrata, la quale scappa dalle racchette e si inoltra nell'oscurità elettronica che avevamo già sperimentato in Tron e in Recompile.
Nel manga originale la timida e codarda Kobeni Higashiyama viene costretta a ballare a DDR dal protagonista, trasformatosi in un mostro, ed essendo lei dotata di riflessi fulminei e abilità incredibili, azzecca il perfect al primo tentativo, non senza disperarsi per tutta la durata del travolgente brano Omega Rhythm degli Uplift Spice.
Il PETSCII (PET Standard Code of Information Interchange) è l'ASCII delle macchine Commodore. Rispetto a quello che si può fare in pixel art, o con i caratteri ASCII tipici del PC, è ricco di spigoli acuti e linee curve, e questo lo caratterizza in modo particolare, rendendo immediatamente riconoscibili le immagini, che sembrano tutte realizzate con un vecchio "biscottone".
Ci sono tool di conversione che permettono perfino di realizzare video. Sotto possiamo ammirare come un Commodore 64 con Hard Disk molto più capienta sarebbe stato in grado di fare, in un ipotetico formato di distribuzione video.