cultura

letteratura ed altro

Alireza Karimi Moghaddam

categorie

Alireza Karimi Moghaddam

Per me Van Gogh non è solo un pittore o un grande artista, ma uno stile di vita; non è un modello frustrato ed afflitto, ma un simbolo di amore, umanità ed altruismo.

- Alireza Karimi Moghaddam

Alireza Karimi Moghaddam riesce in un'acrobazia sorprendente, fa leva sull'arte di Vincent Van Gogh per realizzare delle "cartoline" sulla vita immaginaria del pittore, e lo fa ribaltando completamente quell'aura triste, angosciante e intrisa di follia che aleggia sulla biografia dell'artista fiammingo. Le vignette di A.K.M. usano lo stile unico proprio del maestro per restituire tutti significati positivi che ci ispira l'ammirazione delle sue tele.

Un esempio eclatante di come ritrovare un livello di verità nascosto attraverso un'invenzione. Quasi un fumetto. Quasi una biografia parallela. Quasi la verità.

sito ufficiale

[via]

La

categorie

la note musicali inno
Il nome della nota musicale "La" deriva "dalla sillaba iniziale del secondo emistichio (mezzo verso) di un verso dell’inno a San Giovanni Battista: labii reatum."

"Fu impartito circa mille anni fa dal monaco benedettino Guido d’Arezzo, che escogitò una «brevissima et facili regula» per aiutare la memorizzazione degli intervalli della scala. Dividendo in due emistichi ognuno dei primi tre versi dell’inno di S. Giovanni Ut queant laxis, Guido scelse le relative sei syllabae iniziali, sulle quali si cantavano gli altrettanti suoni che procedevano secondo la successione ascendente dell’esacordo. Nominò perciò i sei gradi con le sei syllabae (ora è chiaro perché si chiamavano così: erano proprio sillabe!), dette anche voces. Imparando l’inno, chiunque avrebbe potuto facilmente memorizzare nel giusto ordine i sei gradi."

wikipedia

[via]

Villain - Il Cattivo

categorie

Nurse Ratched Villain

Sidney Lumet, nel suo libro "Making Movies", derideva le spiegazioni didascaliche che motivano la scrittura dei "villain", i personaggi malvagi, con una variazione del "qualcuno una volta gli ha portato via la sua paperella di gomma, ed è per questo che è un assassino squilibrato". Sccriveva quindi "un personaggio dovrebbe essere chiaro dalle sue azioni attuali. E il suo comportamento nel corso del film dovrebbe rivelare le motivazioni psicologiche. Se lo scrittore deve dichiarare le ragioni, c'è qualcosa di sbagliato nel modo in cui il personaggio è stato scritto".

Ora però interi film e serie tv percorrono esattamente questa strada, come esempi "Ratched", "The Many Saints of Newark", "Buzz Lightyear". Alcuni di questi sono intrattenimenti di successo tuttavia, nessuno ne aveva sentito il bisogno.

Pop psychology has killed the villain

Villain Protagonist
Big Bad


La Morte Digitale del Collezionista

categorie

the collector

The Digital Death of the Collector è un breve saggio di Kyle Chayka sul crudele fato che attende i collezionisti digitali.

Il suo esempio riguarda Spotify: un recente aggiornamento dell'interfaccia gli ha fatto smarrire tutti i suoi riferimenti agli album preferiti. E' stato come se nottetempo si fossero introdotti nel suo salotto a modificare la posizione dei mobili nella sua libreria. La questione è più profonda di quanto possa sembrare e riguarda l'identità culturale di una persona, che si riflette negli oggetti in suo possesso, ed anche nell'ordine con il quale sono o non sono conservati: quali sono più comodi e quali più nascosti, guelli vicini l'uno con l'altro, quelli ordinati e quelli appoggiati casualmente come in attesa di migliore collocazione.

Il ricordo di Unpacking my Library di Walter Benjamin fa poi capire il vero significato del saggio. Alla fine si ritorna sulle differenze sostanziali nell'uso di una interfaccia, di avere il permesso di usare temporaneamente un media anziche possederlo come oggetto e decidere dove e come conservarlo ed usarlo.


Board Game Design - King-Making



In questo video: ""King Me": A Defense of King-Making in Board Game Design", Cole Wehrle affronta un tema particolare, ovvero come le relazioni tra i giocatori pieghino le meccaniche in modo da influenzare la vittoria finale e la conseguente importanza del fair-play.

Il tutto abbastanza ovvio e scontato ma di importanza capitale non appena si prende in mano un dado o una pedina, visto che Mr. Hyde prende immediatamente il sopravvento.


I Have No Mouth, and I Must Scream - Harlan Ellison

categorie

I Have No Mouth, and I Must Scream

I Have No Mouth, and I Must Scream è la classica avventura grafica che prende spunto dal racconto di Harlan Ellison, vincitore del premio Hugo nel 1968.

Ellison è anche l'autore dello script di quello che è l'episodio forse più bello di Star Trek (la serie originale): "The City on the Edge of Forever”.

Era un fuoriclasse, dotato di un ingegno fuori dal comune, anche tra gli scrittori di fantascienza, ed era irriverente, e spiritoso. Un vero ribelle. L'articolo parte dal gioco per raccontare molti succosi aneddoti che lo riguardano.

wikipedia


Harlan Ellison interview | Science Fiction Writer | Good Afternoon | 1976

Il Cervello, la Dopamina e lo Smartphone

categorie

Brain dopamine cycle

Dopamine, Smartphones & You: A battle for your time è un articolo di Trevor Haynes sul meccanismo biologico di che alimenta i colossi dei social americani

La dopamina è un neurotrasmettitore dal nostro cervello che gioca un ruolo da protagonista nel motivare il comportamento. Viene rilasciata quando diamo un morso a un cibo delizioso, quando facciamo sesso, dopo aver fatto esercizio e, soprattutto, quando abbiamo interazioni sociali di successo. In un contesto evolutivo, ci premia per i comportamenti benefici e ci motiva a ripeterli.

Il cervello umano contiene quattro principali "percorsi" di dopamina, o connessioni tra diverse parti del cervello che agiscono come autostrade per i messaggi chimici chiamati neurotrasmettitori. Ogni percorso ha i suoi processi cognitivi e motori (movimento) associati. Tre di queste vie - la via mesocorticale, mesolimbica e nigrostriatale - sono considerate le nostre "vie della ricompensa" e hanno dimostrato di essere disfunzionali nella maggior parte dei casi di dipendenza. Sono responsabili del rilascio di dopamina in varie parti del cervello, che modella l'attività di queste aree.

Mentre le vie della ricompensa sono anatomicamente distinte, tutte e tre si attivano quando anticipano o sperimentano eventi gratificanti. In particolare, rafforzano l'associazione tra un particolare stimolo o comportamento e la ricompensa che ne consegue. Ogni volta che la risposta a uno stimolo si traduce in una ricompensa, queste associazioni diventano più forti attraverso un processo chiamato potenziamento a lungo termine. Questo processo rafforza le connessioni frequenti tra le cellule cerebrali chiamate neuroni, aumentando l'intensità con cui rispondono a particolari stimoli.

Anche se non così intensi come un tiro di cocaina, gli stimoli sociali positivi provocheranno comunque un rilascio di dopamina, rinforzando qualsiasi comportamento lo abbia preceduto. I neuroscienziati cognitivi hanno dimostrato che gli stimoli sociali gratificanti - facce che ridono, riconoscimento positivo da parte dei nostri coetanei, messaggi dalle persone care - attivano le stesse vie di ricompensa dopaminergiche. Gli smartphone ci hanno fornito una dose virtualmente illimitata di stimoli sociali, sia positivi che negativi. Ogni notifica, che sia un messaggio di testo, un "mi piace" su Instagram o una notifica su Facebook, ha il potenziale per essere uno stimolo sociale positivo e un afflusso di dopamina.

Ma non finisce qui...

Classical conditioning
image: SITN @ Harvard

★ Working Memory - Come gli Smarphone Sabotano l'Attività del Cervello

★ Ways Social Media Distort Reality


Frontiers - Ai Confini della Conoscenza

frontiers articles science


Frontiers è uno dei più importanti editori del mondo ad accesso libero ed è un portale scientifica a disposizione dei ricercatori.

Le numerose riviste sono guidate e sottoposte a peer-review da comitati editoriali di oltre 100.000 ricercatori di alto livello. Coprendo più di 900 discipline accademiche, Frontiers è uno degli editori più grandi e più citati al mondo. Ad oggi, gli articoli di ricerca liberamente accessibili hanno ricevuto oltre 1 miliardo di visualizzazioni e download e 1,6 milioni di citazioni.

E' una risorsa indispensabile per comprendere davvero il futuro di qualsiasi disciplina, essendo così sincrona con lo stato dell'arte in tanti ambiti. E può avere interessantissime ripercussioni anche in ambito creativo.

Un articolo di esempio: L'incarnazione nelle rappresentazioni del 18° secolo della co-creatività uomo-macchina

twitter

Journals A-Z


Durmonski il Bibliotecario

categorie

Durmonski il Bibliotecario

Ivaylo Durmonski è un bibliotecario bulgaro molto appassionato di libri e di lettura.

Nella sua newsletter si trovano molti spunti originali, dettati con un passo volutamente lento e contemplativo, in controtendenza rispetto ai trend attuali sul web, divenuto ultimamente una sarabanda di distrazioni soffocate da intenti commerciali palesi o occulti.

Un approccio decisamente salutare e consigliato.

100+ articoli, 70+ Riassunti

Why Curiosity Is Better Than Being Smart?

★ The Real Benefits Of Staying Off Social Media

A Stupid Person’s Guide On How Not to Be Stupid [With Pictures]

Internet Rabbit Holes: Why They Are Bad and How To Make Use Of Them

How to Read a Book by Charles Van Doren & Mortimer J. Adler [Summary]


Il Dottore dei Libri

categorie

L'inondazione del fiume Po del 1994 ha spazzato via interi villaggi in Piemonte. Tra tutti i danni trasmessi in televisione, uno fece particolarmente scalpore: l'archivio storico di Cesare Pavese, uno dei più famosi e amati scrittori italiani, fu sepolto dal fango. Lo sfacelo colpì particolarmente un uomo di nome Pietro Livi, presidente della Frati e Livi di Bologna, un'azienda che da quasi 20 anni si occupa di restauro e conservazione di testi antichi. A quel tempo, però, nessuno in Italia era attrezzato per questo tipo di salvataggio. In passato, i documenti allagati e infangati venivano affidati a ditte che utilizzavano metodi di restauro elementari che si rivelavano invasivi e inefficaci: I libri venivano semplicemente messi in forni o asciugati all'aria in grandi stanze, il che spesso lasciava i testi inutilizzabili e faceva solo proliferare le muffe.

Livi decise di scoprire se qualcuno in Europa avesse trovato un modo più efficace per salvare queste preziose testimonianze delle conquiste umane. Alla fine, in Austria, Livi trovò un essiccatore a freddo che prometteva bene, ma era troppo grande e costoso per una piccola azienda artigianale come la sua. Poi, nel 2000, il fiume Po straripò di nuovo. Nella città di Torino, interi archivi di illustri istituti e biblioteche finirono sott'acqua. Non sapendo cosa fare, la Soprintendenza archivistica italiana del Ministero dei Beni Culturali convocò Livi. A quel punto, Livi si era fatto una solida reputazione come maestro restauratore, avendo studiato l'arte del restauro dei libri con i frati benedettini. Ma si rese conto che per un progetto di questa portata, la sua competenza non era più sufficiente; aveva bisogno di una sorta di laboratorio rinascimentale, dove poter collaborare con professionisti di diverse discipline. Livi credeva che fosse arrivato il momento in cui il mondo del sapere artigianale e il mondo della tecnologia, troppo spesso considerati come opposti, dovevano dialogare tra loro, a vantaggio l'uno dell'altro.

L'articolo di Luisa Grosso

[via]