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Scienza e tecnologia

Come Navigare in un Mare di Informazioni

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«Ci sono due pesci che nuotano e a un certo punto incontrano un pesce anziano che va nella direzione opposta, fa un cenno di saluto e dice: "Salve, ragazzi. Com'è l'acqua?" I due pesci giovani nuotano un altro po', poi uno guarda l'altro e fa "Ma che diavolo è l'acqua?"»

- David Foster Wallace

Una domanda che i "nativi digitali", le persone di una certa età e anche tutti gli altri si dovrebbero porre: come si naviga in mezzo ad un oceano di informazioni ? E' il caso di restare per sempre nella propria isoletta social, apparentemente al riparo dai pericoli del "mare aperto" ? Come si fa a sopravvivere al bias di conferma (la parola bias su wiktionary) ? E' davvero il caso di fidarsi degli "influencer" da milioni di follower ? Il paradosso dell'intera conoscenza dello scibile umano sempre a portata di click è che dilaga l'ignoranza. E questo semplicemente perchè, appoggiandosi ad una metafora da videogioco, invece di imparare le regole partendo dai livelli più semplici e poi accedendo a quelli più difficili, sul web e sui social tutti i livelli sono presenti contemporaneamente. E volendo indulgere nella suddetta metafora, alcuni livelli difficili si presentano come semplicissimi...

Chi pensa di "sapersi arrangiare", che sia tutto così intuitivo grazie al proprio smartphone, forse è il caso che riveda la propria posizione. Per esempio facendosi una domanda: quante volte il web e i social sono stati davvero alla base di qualche evento negativo successo ultimamente ? E qual'è la tendenza ? Si è davvero sicuri di avere il controllo di quello che ci succede, oppure non c'è una vaga sensazione di essere controllati dietro a quella ridda di gattini, foto di momenti epici altrui e complotti vari che si succedono sullo schermo "come con i rulli delle slot machine" ?

Personalmente, da ingegnere informatico che ha visto il web nascere, crescere, che se lo è studiato a tutti i livelli e che ci lavora quotidianamente, non sono mai stato tanto disorientato, e tanto preoccupato per una jungla inestricabile di interessi che si stanno letteralmente divorando il tempo, e non solo, di centinaia di milioni di persone, me compreso.


Crash Course Navigating Digital Information Preview

The Queen's Gambit - Il sonoro

The Queen's Gambit
Spesso si sottovaluta l'importanza del suono in un opera audiovisiva. Il suono è importante perché coinvolge il pubblico: aiuta a fornire informazioni, aumenta il valore della produzione, evoca risposte emotive, enfatizza ciò che è sullo schermo e serve a dare indicare il "tono". Quando vengono usati bene insieme, il linguaggio, gli effetti sonori, la musica e persino il silenzio possono elevare drammaticamente il video. Ma è ancora più vero il contrario: un cattivo suono può rovinare il video, magari lavorando anche a livello inconscio.

L'audio non può risolvere l'animazione scadente, un montaggio di basso livello o il movimento di una telecamera amatoriale. Tuttavia, quando si tratta di creare un'esperienza completa per il pubblico, l'audio è probabilmente più importante della qualità video. Il suono aggiunge emozione e collega le persone a ciò che vedono. Supporta ogni visuale e ogni taglio, e definisce lo stato d'animo e il tono generale della narrazione.

A Sound Effect intervista il sound designer Wylie Stateman e il montatore Eric Hoehn sul loro lavoro per "The Queen's Gambit", la serie dell'anno a sorpresa su Netflix.

Studying The VFX Of The Queen's Gambit

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Cos'è una particella ?

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particle quanta magazine Ashley Mackenzie

What Is a Particle?

"Cos'è una particella ?" si chiede Natalie Wolchover su Quanta Magazine nella sua serie di articoli sulle strutture nascoste.

Si pensa sempre a molte cose: un oggetto puntiforme, un'eccitazione di un campo, un granello di pura matematica che si è intrufolato dentro alla realtà. Ma mai la concezione di una particella da parte dei fisici è cambiata più di quanto non stia cambiando in questi ultimi tempi. La descrizione dipende spesso dallo strumento usato, dalla disciplina che la esprime, dal punto di vista del ricercatore.

Una particella diventa di volta in volta una funzione d'onda collassata, l'eccitazione quantistica di un campo di energia, l'irriducibile rappresentazione di un gruppo, un oggetto stratificato, una deformazione dell'ocenao di Qubit, perfino la vibrazione di stringhe ad 11 dimensioni.

Sembra che la realtà, così sfaccettata al nostro livello di percezione, moltiplichi indefinitamente il suo aspetto scendendo nel dettaglio, un interessante concetto controintuitivo, che forse ha più di un risvolto filosofico. COme ai bei vecchi tempi di Democrito e Aristotele.

image credit: Ashley Mackenzie

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Carlo Rubbia on the Future of Particle Physics

AI Hub

AI hub homepage
AI Hub offre una raccolta di risorse per sviluppatori e data scientist che si occupano di sistemi di intelligenza artificiale (AI). Si può eseguire il training di un modello di machine learning (ML) in un notebook o implementatelo in un servizio gestito. Trovare e implementare pipeline di ML. Esplorare e riutilizzare i moduli TensorFlow. Scoprire la soluzione migliore per servire e gestire il vostro modello una volta addestrato. Si può imparare da tutorial ed esempi approfonditi.

Colab Notebook Search
Tensorflow modules

Docs


Digital Garden - Self Wiki

Digital Garden - Self Wiki
Come faccio a ricordare tutto quello che imparo ?

La risposta a questa domanda, apparentemente impossibile, trova una soluzione piuttosto efficace: creare un wiki della propria conoscenza, divisa per argomenti. Questo processo viene chiamato da alcuni, creare il proprio giardino digitale, il proprio digital garden.

Lo hanno già fatto in molti, e questi sono i loro wiki, a disposizione dichiunque per poterne prendere spunto e addirittura prendere nota delle cose imparate !

Il punto di partenza è stata questa discussione.

Il digital garden di RIchard Litt

Learn Anything
meta-knowledge
Awesome Lists

image credit: Camila Cerda

Learning how to learn | Barbara Oakley | TEDxOaklandUniversity

Quattro Stadi di Competenza di una Abilità

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four stages of competence

Secondo un modello psicologico descritto nel 1969 da Martin Broadwall nel suo "four levels of teaching" si possono definire generalmente quattro stadi di competenza relativamente ad una qualsiasi abilità (skill).

Si va dalla "non conoscenza", nella quale l'unica cosa che si può usare è l'intuito, ma sbagliando perchè non si è approfondita ancora la materia.
Poi si passa alla "incompetenza conscia" nella quale si conosce quello che non si sa della materia e quindi si possono azzardare delle analisi citandone gli aspetti principali, ma molto probabilmente sbagliando.
Poi si arriva alla "competenza conscia" che permette di fare delle analisi corrette.
Ed infine si arriva alla "competenza inconscia", Nella quale si padroneggia abbastanza da poter mettere in campo anche l'intuito.

Nelle organizzazioni il trasferimento di queste competenze avviene secondo altri 4 livelli: SECI model of knowledge dimensions

What Goes Beyond This Dichotomisation Between Information and Knowledge?


Principi della metodologia Toyota

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the toyota way toyotashiki
Ecco alcuni dei principi del "Metodo Toyota", che da decenni ispira alcune delle best practice di management in vari settori industriali di tutto il mondo, in giapponese si pronuncia "toyotashiki" (トヨタ式).

Kaizen (改善, "miglioramento"): in giapponese significa semplicemente miglioramento, nel senso generale, da piccolo e occasionale a grande e continuativo. Nell'accezione economica internazionale invece è diventato sinonimo di quest'ultimo concetto, instaurare la tendenza a un costante miglioramento di ogni aspetto della produzione.

Metodologia 5S, le 5 "S" stanno per:
seiri (整理) in giapponese semplicemente "ordine", ma economicamente: "priorità" (sort).
seiton (整頓) in giapponese tenere in ordine, a portata di mano, ma economicamente "gestione ordinata" (set in order).
seisō (清掃) in originale "pulizia", ma nel metodo "far brillare" (shine)
seiketsu (清潔) in Giappone "pulito, igenicamente", ma che diventa "standardizzare" (standardize)
shitsuke (躾) originale "educazione", che diventa "mantenimento" (sustain/self-discipline).

Genba ("gemba"): il "posto reale", la "scena del delitto". Diventa la gestione localizzata con sopralluogo e interviste dove avviene il lavoro vero, per rendersi conto direttamente dei problemi e individuare soluzioni pratiche e realistiche.

The Physics of Kaizen: Why Somebody Should Get Credit for Fixing Problems That Never Happened

[via]

KAIZEN | A Japanese Philosophy for Continuous Improvement (PDCA Cycle)

Verso un Acceleratore di Conoscenza Universale

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La mente umana rimane un "motore di innovazione" senza pari, con la sua capacità unica di dare un senso alle informazioni complesse e di trovare profonde connessioni analogiche che hanno guidato il progresso della scienza e della tecnologia negli ultimi millenni.

La recente esplosione di informazioni disponibili online in quasi tutti i domini dovrebbe rappresentare un'opportunità per accelerare questo "motore", ma minaccia invece di rallentarlo man mano che si raggiungono i limiti di elaborazione delle informazioni delle singole menti coinvolte.

La Legge di Brooke

In questo video Aniket Kittur parla degli sforzi per costruire un acceleratore universale della conoscenza: un sistema in cui persone si impegnano online per consolidarlo e condividerlo con altri, portando a cicli virtuosi di miglioramento continuo delle fonti di informazione che a loro volta aiutano le persone a sintetizzare e innovare in modo ancora più efficace.

Circa 70 miliardi di ore all'anno, solo negli Stati Uniti, sono dedicate a questo sistema online in settori che vanno dalla letteratura scientifica alla salute; catturarne anche solo una frazione potrebbe fornire benefici significativi. Si discutono quindi tre livelli integrati di ricerca che sono necessari per realizzare questa visione:
a livello individuale nella comprensione e nella cattura della cognizione di ordine superiore;
a livello computazionale nello sviluppo di nuovi sistemi di interazione e partner di intelligenza artificiale per la cognizione umana;
a livello sociale nello sviluppo di sistemi complessi e creativi di crowdsourcing e di social computing.

A scientific approach to Learning