The Atari Vault su Steam

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Sono passati 40 anni dalla prima, leggendaria, era dei videogame. A cavallo tra gli anni '70 e '80 il nome Atari era sinonimo di videogioco. I titoli che hanno definito il settore uscivano mese dopo mese, anno dopo anno, in sala giochi e a casa con il VCS 2600. Pong, Asteroids, Missile Command, Centipede, Tempest, Sprint, Basketball, Crystal Castles, Yar's Revenge, Chess e molti altri.

Atari Vault, su steam, permette di rivivere il periodo più importante della storia dell'industria, quello che ha gettato le basi per definirla negli anni a venire, giocando ben 100 titoli, tutti dotati della loro grafica e del sonoro iconici, dei modelli dei cabinati originali o dei loro box, dei manuali, i controlli configurabili e tutto quanto serve per goderseli oggi.

E' un vero piacere ritrovare le origini, riscoprire le radici, navigare in un mare di idee dannatamente originali, realizzate spremendo le risorse hardware a disposizione e mettendo in campo anche veri e propri colpi di genio della programmazione. Rivivere quei momenti magici di 40 anni fa.

Che non sono andati perduti.

Il libro d'oro degli esperimenti chimici

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the golden book of chemistry experiments
The Golden Book of Chemistry Experiments, scritto da Robert Brent e illustrato da Harry Lazarus, è un classico e introvabile manuale degli anni '60 che spiega la chimica per mezzo di 200 esperimenti con il tipico approccio pragmatico statunitense, ancora più interessante ed efficace data l'epoca.

E' anche il libro che nel 1994 ha ispirato David Hahn nel costruire un reattore nucleare autofertilizzante.

Quindi il "don't try this at home" è d'obbligo.

★ Dismantling Sellafield: the epic task of shutting down a nuclear site


Mirror Edge Catalyst

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Era quasi sparito.

Benchè innovativo, ambientato in modo spettacolare, con una protagonista cool e una colonna sonora strepitosa, a causa dei suoi difetti di gameplay, Mirror's Edge era quasi scomparso dal radar.

Ma per fortuna DICE (e EA) ha continuato a crederci e ha aumentato la posta in gioco, riscrivendolo da capo e costruendo una intera città di vetro per la gazzella Faith.

Un piccolo mondo del futuro dietro l'angolo dove correre a perdifiato.

sito ufficiale


Nier: Automata

Si respira un'aria familiare nel nuovo titolo Square-Platinum con protagonista YoRHa (2B), androide che richiama in qualche modo Bayonetta e Motoko Kusanagi. Sarà forse per le meccaniche di combattimento e per i toni cyberpunk della colonna sonora. Nier: Automata è ambientato nell'universo di Nier, uno spin off di Drakengard.

In realtà questo non è un gioco come gli altri, e per vari motivi. Il suo look eccentrico non deve distogliere dai temi profondamente umanistici che, paradossalmente, vengono sviscerati dalla lotta tra due classi di macchine contrapposte. I boss hanno il nome di famosi filosofi, e i combattimenti contro di loro richiamano i contenuti della loro filosofia. Automata è un portale introspettivo, un mondo nel quale cimentarsi che all'inizio sembra il solito vuoto susseguirsi di combattimenti e note narrative che riecheggiano più o meno questo o quel cliché, ma con il progredire del gioco sarà impossibile non riflettere sul senso delle azioni che si compiono, sulle conseguenze, e più in generale sul senso di quello che c'è oltre la quarta parete.

"We MUST show love and empathy to each other.
In a medium not exactly known for its love of pacifism or humanism,
Nier: Automata stands as a genre defining work of art.
One with a message that is vital and highly relevant to the current moment "

- Michael Saba: How NieR: Automata Tells the Ultimate Humanist Fable

NieR:Automata Original Soundtrack

gematsu
PS blog
the happy accident of Nier: Automata

Retrospettiva NieR: Da Drakengard 3 al prologo di Replicant



Yoko Taro, Game Creator (NieR, Drakengard series) - toco toco

LORE SUMMARY - FROM DRAKENGARD TO NIER AUTOMATA

How NieR: Automata Tells the Ultimate Humanist Fable

Nier: Automata Review | The Masterpiece You (Probably) Won't Play

A Comprehensive Reading of Nier Automata

The Ice Bound Concordance

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The Ice-Bound Concordance, di Aaron Reed e Jacob Garbe, è un gioco incredibilmente stratificato sulla scrittura e la revisione. Una incredibile contaminazione tra libri cartacei e app.

A metà del 21 secolo il giocatore viene assunto per aiutare una simulazione di intelligenza artificiale (KRIS) di uno scrittore deceduto (Kristopher Holmquist) nel terminare il suo racconto, ambientato in una stazione di ricerca antartica, Carina. Nel mondo del gioco le AI sono considerate semplici apparecchi e nient'altro.

Al giocatore sta di decidere l'andamento della storia del libro e di KRIS, scegliendo quali personaggi entrano in scena e con quali caratteristiche, e come si chiude ogni capitolo. Ma c'è anche un libro cartaceo: "The Ice-Bound compendium" (costa 25$). Ricco di testimonianze sulla vita dell'autore, appunti, foto, interviste, screenshot dei fan forum. E funziona in realtà aumentata. Esiste anche nel mondo del gioco e non va mai, per nessuna ragione, mostrato a KRIS. Ma la AI sa che esiste.

Un gioco unico, profondo ed incredibile, sull'importanza delle parole.

[via]

React.js

react.js
React Rocks mostra dei solidi esempi di come si usa la libreria javascript introdotta da facebook e instagram per migliorare Angular.js di Google. ReactJS è molto richiesta dal mercato di tutto il mondo perchè risolve molto bene il problema della gestione del DOM per lo sviluppatore. La libreria sa sostanzialmente quando e come modificare il DOM quando i dati cambiano.

Prima dell'avvento di queste librerie, occorreva modificare manualmente il contenuto del DOM utilizzando i selettori di jQuery. Non solo si doveva gestire lo stato, cioè i dati in un momento specifico, ma si doveva anche rappresentarli accuratamente nel DOM. Lo sviluppo di un'applicazione web complessa diventava incrementalmente laborioso.

Le moderne librerie Javascript come EmberJS, Backbone, AngularJS e altre risolvono questo problema specifico. ReactJS fa la stessa cosa, ma si presenta in modo essenziale. È possibile strutturarla come si vuole, ma questo può essere complicato se non si progetta l'architettura corretta per un'applicazione di grandi dimensioni. Bisogna poi aggiungere altre librerie per soddisfare le proprie esigenze, come Axios per le richieste Http, Material UI per i componenti UI, Redux per la gestione degli stati.

React from zero
How I structure my React projects
JavaScript fundamentals before learning React
React for Beginners – A React.js Handbook for Front End Developers

★ Why I don't miss React: a story about using the platform

Dockerize your React app

Solitaire example
Solidify Your React Skills by Building 15 Projects Video of the Projects

thinking in react
d3
Using Forms in React

Build a Shopping Cart with React and TypeScript

★ How to Code Your Todo List React App with TypeScript

Rebass (the bootstrap of React)
Your first react app: a weather app

Simple React Development in 2017
Dan Abramov
Tutorial: Intro To React
the road to learn react
30 days of React
React for Beginners
Build an app in React for Beginners
A Music Player to Showcase Tracks

Ma javascript desta non poche perplessità tra chi maneggia linguaggi "veri".


React JS Crash Course

Build an Instagram Clone with React Native, Firebase Firestore, Redux, Expo - Full Course

PERN Stack Course - Postgres, Express, React, and Node

Gli youtuber piu' popolari in Giappone

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Un recente studio ha confermato che molti bambini giapponesi, da grandi, vorrebbero diventare "youtuber" (a che serve studiare se "divertendosi" a fare video si possono guadagnare 100 milioni di Yen l'anno ?).

Il #1 in Giappone è Hikakin, un beatboxer con ben 4 canali: HikakinTV, Games, Blog e HIKAKIN.

Ecco la classifica dei più popolari.

Al sesto posto c'è il famoso gatto Maru.


Shinji Tsuchimochi

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Shinji Tsuchimochi
Le 100 vedute di Tokyo di Shinji Tsuchimochi rivelano lo spirito della capitale nipponica, un conglomerato multiforme di attività e persone indaffarate e di scorci di preziosa serenità.

Nella lista dei suoi artisti preferiti ci sono Vincent van Gogh, il pittore Ukiyo-e Hiroshige del periodo di Edo e Moebius (ma forse anche Hergè). Trionfa l'uso di linee morbide nel rendere sfondi estremamente dettagliati, raffigurazioni lussureggianti di vita vegetale, e un uso dei colori vibrante e nostalgico.

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UKIYO: the Floating Worlds of Illustrator Shinji Tsuchimochi


That Japanese Man Yuta

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Yuta Aoki è uno scrittore, blogger e youtuber giapponese nato a Hiroshima.

Da studente delle medie, dopo essere stato 1 mese negli Stati Uniti e non aver capito una parola, decide di imparare l'inglese, il francese e lo spagnolo. Ma ama molto insegnare il giapponese e parlare della cultura del suo paese.

Una delle cose che gli riescono meglio è intercettare le domande sul suo paese e provare a dare una risposta. Ad esempio nel video qui sopra sugli insulti rende una lezione efficacissima - con tanto di esempi chiarissimi - di come non sia necessario usare parolacce per essere estremamente maleducati in Giappone. Basta rompere le sofisticate convenzioni sociali.
E' illuminante ! Molti pensano che l'assenza di parole scurrili imponga ai giapponesi di essere per forza educati. Invece, semplicemente, per offendere qualcuno non hanno nemmeno bisogno di ricorrere a termini scurrili.

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