Belldandy è tornata. Dopo una serie di manga che ha accompagnato i fan per molti anni dalle pagine del glorioso Kappa Magazine. Dopo la strepitosa serie di 5 OVA dove le tre parche giapponesi prendevano finalmente vita. Dopo il film del 2000 ora tocca ad una serie di 25 episodi.
Belldandy, Urd e Skuld tornano a rallegrare la vita dello sfigato di turno: Keiichi Morisato. Un geniale mix di magia e tecnologia, commedia e romanticismo. Un vero caposaldo del disegno e dell'animazione nipponica ad opera di Kosuke Fujishima.
Prima di sfornare la saga di Motoko, Masamune Shirow ha creato il manga che lo ha lanciato e gli ha dato il successo in Giappone e nel mondo: Appleseed.
Nell'anno appena trascorso è uscito un film diretto da Shinji Aramaki, tra le altre cose mecha designer della serie Wolf's Rain. La pellicola è realizzata completamente in computer grafica che ripercorre le vicende dell'arrivo di Deunan a Utopia e la riunione con un Briareos molto cambiato.
La realizzazione tecnica è per certi aspetti inferiore a Final Fantasy, visto l'utilizzo di un cartoon renderer che mette in evidenza i contorni dei personaggi e appiattisce i colori, le animazioni però sono buone grazie alle tecniche di motion capture e il film riesce quasi a trovare un difficile compromesso tra la tecnica tradizionale bidimensionale e la nuova tridimensionale
Basterebbe il tema del sito dedicato al capolavoro assoluto "Azumanga Daioh" per rendere interessante Anime-Planet.
Ma c'è di più.
C'è un database di anime come tanti, ma in più Anime-Planet cerca di segnalare titoli di serie in funzione dei gusti dell'utente. Una specie di "dimmi cosa t'è piaciuto e ti dirò cosa guardare". Le recensioni, anche di DVD, sono curate, tese a catturare lo spirito delle serie, ed i voti attribuiti sembrano scelti in modo misurato, senza concedersi a facili entusiasmi.
L'affinità divenuta amicizia tra Hayao Miyazaki e Moebius viene celebrata in una mostra congiunta che si terrà Parigi dal 1 dicembre al 31 marzo 2005 presso "Le Monnaie de Paris", uno sfarzoso palazzo che è una cornice inusuale per due artisti che hanno dedicato il loro talento ad opere di genere meno classico.
C'è anche un sito ufficiale dell'evento: http://miyazaki-moebius.com/ dove si possono trovare alcuni esempi della produzione dell'inventore del garage ermetique e del creatore di Nausicaä.
Il nuovo film basato sul manga/anime di Masamune Shirow uscirà il 17 settembre negli USA, dopo il debutto mondiale giapponese lo scorso aprile. Il maggiore Motoko Kusanagi farà solo una breve comparsa come un "frammento della sua personalità". Il che è un peccato.
Oshii riprende i temi che avevano fatto notare il primo film alla mostra del cinema di Berlino e confeziona un'interessante riflessione sulle ragioni che ci spingono (e ossessionano alcuni ingegneri giapponesi) a costruire simulacri di noi stessi, completamente differenti in ogni minimo dettaglio interno, perfettamente - iperrealisticamente - identici all'esterno.
La trama scorre parallela a "I, robot" di Proyas, ispirato liberamente ai romanzi sui robot di Asimov. Un "gynoid", un androide che ricostruisce perfettamente le fattezze di una prostituta, comincia a massacrare i clienti, dando il via ad una specie di rivolta. Batou, il fido assistente del maggiore Kusanagi, deve districare il bandolo della matassa. Suona tutto molto Blade Runneriano, con i prodromi di Matrix. Ma la contaminazione uomo-macchina si spinge ben oltre. Il "sogno dell'unicorno" e l'origami finale rivelavano chiaramente che Deckard era un replicante nel director's cut. Batou è già un cyborg come Motoko e la "gynoid" è una bambola meccanica in tutto e per tutto come lo era il "puppet master". E i giapponesi ritengono che le bambole abbiano un anima. Lo "spirito nel guscio" è sempre lì al centro dell'attenzione.
Oshii sa vedere molto lontano e, dopo 9 anni dal precedente, il film era in concorso al festival di Cannes di quest'anno.
"Kimi ga Nozomu Eien" è un anime in 14 episodi che è appena stato trasmesso in Giappone ed è in corso di pubblicazione in una serie di DVD. La storia parte nel modo più banale, la decisa Mitsuki e la dolce Haruka sono amiche e Haruka è innamorata di Takayuki. Mitsuki organizza un incontro tra Haruka e Takayuki e fa cominciare una storia tra i due dove però il ragazzo è un po' titubante. La svolta avviene alla fine del secondo episodio, quando Mitsuki si rende conto di provare qualcosa di più dell'amicizia per Takayuki e si fa regalare un anello per il suo compleanno, facendolo ritardare all'appuntamento con Haruka, che subisce un incidente gravissimo. Da quel momento il senso di colpa si abbatte su tutti i personaggi, che vivranno momenti molto intensi. Una bella regia per una serie molto curata che suscita più di una emozione.
Buena Vista (Disney) ha distribuito un ottimo DVD di questo ennesimo lavoro del maestro Miyazaki del 1989. La storia è sul classico filone delle maghette (majyokko), con tanto di gattino nero di nome Jiji. Il tema del volo è presente in tutta la vicenda ma stavolta si vola a bordo di una scopa e le scene sono molto divertenti. Pochi inserti speciali ma un bonus incredibile per gli appassionati: lo storyboard montato e accompagnato dal doppiaggio originale sottotitolato permette di veder nascere il miracolo dell'animazione dalle mani stesse del maestro.
Recentemente è capitata l'occasione di rivedere questo anime del 1978 in versione originale. Nessuno dovrebbe perderselo. Non è solo un classico, ma una storia sull'amore, l'amicizia e la natura con personaggi meravigliosi. L'animazione regge il confronto con le produzioni odierne ma per 25 anni fa aveva dell'incredibile. Come al solito i temi di Hayao Miyazaki ci sono tutti e da questo momento in poi ritorneranno in tutte le sue future produzioni, tanto che possiamo identificare un "Conan" e una "Lana" in "Laputa", in "Nausicaa", ne "la principessa Mononoke" ecc.
E' molto difficile trovare una produzione di questa qualità, nella quale sia stata riversata così tanta attenzione ai dettagli, tanto spirito, e che regga così bene all'impatto con il tempo benchè realizzata per un medium che risente molto del tempo e dell'impatto delle nuove tecnologie. Se dovessi mai consigliare un solo anime non avrei alcun dubbio: sarebbe "Mirai Shounen Conan". La serie che ha consacrato Miyazaki maestro di animazione e che ha contribuito a diffondere la cultura degli anime in tutto il mondo.
Nel paese dei manga esistono anche le strisce, quel genere strano e affascinante dove il tempo è scandito in pochi disegni cui appartengono i Peanuts di Charles M. Schulz.
Azumanga Daioh è un anime nato da una serie umoristica a quattro vignette ("yonkoma"). Sei studentesse vivono le loro (dis)avventure dentro e fuori la scuola durante il periodo dei tre anni delle superiori. Parte del corpo insegnante partecipa attivamente: la prof di inglese esagitata, molto vicina agli studenti e rivale di quella di ginnastica, l'insegnante di letteratura giapponese pervertito ma stranamente allampanato. E poi ci sono loro, le protagoniste. Sakaki: altissima, introversa e amante dei gatti. Chiyo-chan: 11 anni, geniale e ordinata ma una schiappa assoluta a soft-ball o in piscina. Kagura atletica e abbronzata che ha eletto Sakaki a sua nemesi personale. Tomo, energetica e ottusa, Osaka, spompata e lenta, Yomi: meganekko sempre a dieta.
La ripetizione di situazioni-tormentone al limite dell'assurdo, la semplicità delle ambientazioni, dei dialoghi e della caratterizzazione dei personaggi, il doppiaggio strepitoso e la colonna sonora rendono questo strano anime una piccola-grande perla che non può che essere uno dei pezzi forti di qualunque collezione. Imperdibile.
E' la pronuncia giapponese di "Last Exile". Un anime molto anticonvenzionale che fonde animazione in CG3D e tecniche tradizionali. Un'opera molto complessa dove trovano spazio richiami a "Capitan Harlock", "Blue Submarine number 6" e "Lady Oscar". Molti personaggi ben caratterizzati, episodi molto vari e una storia che si dipana su diversi livelli. La "gilda" ha la tecnologia più evoluta, usa l'energia generata da un minerale azzurro che si chiama "Claudia" e che viene usato anche come moneta sonante. La nave volante "Sylvana" viene spinta proprio da questo tipo di motore e gran parte del cast di personaggi si trova a bordo e viene coinvolto in una avventura rischiosa contro il potere imperiale. La cosa ha a che fare con l'"Exile" un artefatto misterioso dal potere leggendario che può essere usato solo trovando le 4 chiavi in grado di sprigionare il suo potere.
I due principali personaggi: il pilota di Vaship Claus e il suo fido meccanico, per l'occasione una ragazza, Ravie soccorrono una bambina e si trovano al centro degli eventi. Altri personaggi degni di nota l'affascinante vicecomandante Sophia in divisa simil nazista e l'arrabbiatissima pilota di Vanship Tatiana.