Cindy Lee
"Potrebbe essere la stazione radio più bella che abbiate mai incontrato. A meno che non si tratti di più stazioni che parlano l'una sull'altra, entrando e uscendo dal raggio d'azione. I suoni arrivano in strane combinazioni; niente è esattamente come lo ricordate. Quel gruppo di rock classico aveva davvero un sintetizzatore e perché ha scelto una patch che sembra il ronzio di una zanzara attraverso un pedale di distorsione da quattro soldi? E quelle armonie inquietanti che turbinano ai margini di quella ballata da ultimo ballo di un gruppo femminile degli anni Sessanta il cui nome finisce in -elles o -ettes. Hanno assunto qualche fantasma dal cuore spezzato che bazzicava in studio come corista? Oppure si tratta di frammenti di altre canzoni, di altri segnali, che affiorano come fari lontani su una collina e poi scompaiono di nuovo?"
Pitchfork su Diamond Jubilee di Cindy Lee