Benjamin Dewey
Benjamin Dewey, tra le sue altre attività artistiche, ha realizzato una corposa serie su buffe e fantasiose tragedie, nessuna delle quali ha qualcosa di realistico, tutt'altro.
Benjamin Dewey, tra le sue altre attività artistiche, ha realizzato una corposa serie su buffe e fantasiose tragedie, nessuna delle quali ha qualcosa di realistico, tutt'altro.
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C'era una volta una compagnia ricca, bella e potente, la cui tecnologia era ammirata e riverita in tutto il mondo. Grazie alle sue idee rivoluzionarie e anticonformiste il fondatore e presidente era diventato famoso e dirigeva la compagnia con criteri originali, dettati dalle esigenze peculiari del lavoro che occorreva fare. Le scrivanie avevano le rotelle per poter formare gruppi di lavoro diversi in ogni istante e non c'era una vera e propria gerarchia aziendale.
Suona come una favola, ma è la realtà di Valve software, come documentato dal suo manuale per il nuovo assunto.
The Nightmare of Valve’s self-organizing “utopia”
Il XXI secolo segna la fine delle armate tradizionali. Corazzate ed aeroplani continuano ancora a spargere missili e bombe in giro per il globo, ma altre guerre vengono combattute. E se fanno meno vittime tra militari e civili non fanno meno danni.
Il 27 aprile 2007 l'Estonia viene attaccata digitalmente e i nodi nevralgici della sua rete vengono bloccati per giorni. Precedentemente l'operazione Titan Rain aveva permesso l'intrusione spionistica in una serie di siti USA tra cui Lockheed e NASA.
Dal 2007 la crisi finanziaria globale ha bruciato più miliardi delle due guerre mondiali messe insieme e interi stati sono sotto una pressione insostenibile.
Le corporazioni internazionali regnano nei loro latifondi trasversali sparandosi brevetti e avvocati e seguendo rigorosamente la legge del più forte.
E' in questo contesto superglobalizzato che alcuni "eletti" possono comunque fare la differenza: George Hotz è uno di questi, un rivoluzionario digitale, un consumatore ribelle, un hacker.
image: Ronald Kurniawan
Iphone crack
Geohot rap
Geohot quits Facebook
PS3 Hacker vs. Sony
Warren Spector, durante il suo corso universitario alla University of Texas di Austin, ha incontrato alcuni dei luminari dell'industria del videogame e realizzato delle eccellenti interviste nelle quali emerge cosa accadeva dietro le quinte di alcuni di giochi più importanti della storia.
Il personaggio di gran lunga più influente è senz'altro Richard Garriott (Lord British), pioniere, imprenditore, game designer, astronauta e fondatore di Origin (la casa della serie Ultima). Il racconto prende il via dai gingilli che suo padre gli portava a casa dalla base spaziale di Huston, prosegue con le nottate a programmare - su nastri perforati - un PDP11, l'arrivo del primo apple II e la creazione del primo gioco di ruolo online del mondo (Ultima Online, che compie 15 anni ed è ancora funzionante e pieno di giocatori), nel quale Lord British amava aggirarsi, spesso invisibile, per controllare come andavano le cose.
Garriott ora sta per lanciare il suo prossimo MMO con la nuova compagnia: Portalarium.
From Wingleader to Wing Commander
A seguire i video delle interviste.
A volte le idee migliori sono quelle che si realizzano in pochissimo tempo e This Precious Land è probabilmente uno di questi casi.
Il gioco per windows è stato sviluppato per la competizione in 48 ore Ludum Dare e ricorda un po' Populous, ma senza fanatici adoranti che guerreggiano.
Solo la natura e i suoi meccanismi di base, anch'essi tutti da scoprire.
E ci sono anche il codice sorgente e l'analisi postuma.
Ecco a voi: Ryan Mauskopf.
Per chi non lo conosce è ora di colmare una lacuna, e scoprire un mondo fantasticamente ironico.
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AV Club Pop Pilgrims Opener
Professor Soap - Spirit Quest Journey
Mr. Fuzzums Wants You Back
Tom Fishburne ci spiega un po' delle "regole del gioco". Viviamo immersi nel marketing, che ha pervaso ogni aspetto del quotidiano, tv e altri media, cellulari e smartphone, confezioni, cartelli e manifesti per strada.
E' bene inocularsi qualche antidoto per disinnescare la viralità di questo livello della comunicazione, che fa leva spesso su (bassi) istinti ancestrali.
Chloe Cloonan, di Mark Ellerby, si presenta da sola nella copertina qui a fianco: una rossa cacciatrice di mostri senza nessun potere particolare e che deve prendere l'autobus per andare in missione (non la vediamo granchè entusiasta infatti).
Ma Mark Ellerby ha disegnato per diversi anni anche una serie autobiografica: ellerbisms.
Il blog.