Non era dato sperare che, tra i tanti siti nostalgici, ci fosse pure quello dedicato a tenere in vita le leggendarie, piratesche, riviste da edicola degli anni '80 di giochi per i microcomputer Commodore e Spectrum.
Zach Soares, canadese di Toronto, ha capito subito che non aveva un gran talento né come programmatore né come grafico, ma voleva comunque, assolutamente, lavorare nella gaming industry.
Poi ha scoperto Magicavoxel, grazie al quale fare grafica 3D poteva essere come giocare con i LEGO, da bambino, ma con le capacità, il gusto e il diploma di pianificazione urbanistica di un adulto.
E così non ha più smesso di costruire i suoi diorami a blocchetti, o voxel.
Le originali parodie di Bonya & Kuzmich sul loro canale youtube hanno già raggiunto i milioni di views.
Julia Starostina ("Bonya") e Michail Kuzminykh ("Kuzmich") di solito intrattengono il pubblico di matrimoni ed eventi aziendali con le loro scene tratte dalla vita nelle campagne degli Urali. Ma ora, dopo aver partecipato anche ad eventi televisivi, si dedicheranno senz'altro alla produzione di nuovi video.
Intanto quelli che ci sono, che riprendono anche Sia (Elastic Heart) ed altri successi, sono strepitosi.
Marmoset è un online 3D viewer molto avanzato, che permette di visualizzare modelli tridimensionali, cambiare punto di vista e tipo di presentazione (opacità, normali, albedo, triangoli ecc.).
In coppia con Toolbag 2, un programma di texturing e rendering PBR che fa uso dei moderni shader, permette di elevare il livello della presentazione di modelli nel browser allo stato dell'arte.
Hugo Emmanuel Figueroa, da Cordoba, Argentina, illustratore e animatore 2D per TV e cinema.
Affascinato dal misticismo e dai misteri dell'universo si muove in atmosfere un po' alla Dalì, e la sua tecnica richiama spesso il Moebius del periodo post garage ermetico, anche nell'uso dei colori.
Quando, a 70 anni suonati, George Miller ha deciso di lasciar perdere i pinguini ballerini e tornare a girare un nuovo episodio della sua leggendaria saga, Mad Max Fury Road, il progetto non è decollato immediatamente e, dopo alcune false partenze, il cast si è ritrovato nei deserti della Namibia per ben 6 mesi. Il direttore della fotografia ha utilizzato tutte le telecamere digitali che poteva per riprendere gli oltre 150 veicoli costruiti dallo staff per il film.
Il risultato, come molti sanno e come si vede nel trailer ufficiale, è stato assolutamente travolgente. Ed ha mostrato prepotentemente come gli effetti speciali tradizionali abbiano ancora moltissimo da dire rispetto ai deliri digitali che hanno oramai preso possesso del silver screen. La loro realizzazione si merita uno speciale.
Un tempo si poteva giusto prestare lo zucchero o la falciatrice al vicino di casa, perchè non si potevano conoscere le necessità di tutti quelli che abitavano vicino a noi. Ma oggi, grazie alle app che girano sui nostri smartphone, siamo in grado di sapere e condividere molte più informazioni in modo strutturato.
Occorre ancora abituarsi all'idea, è una rivoluzione appena iniziata, ma presto attività come viaggiare per il mondo con couchsurf e airbnb, prendere la macchina con blabla car e molto altro diventerà la norma per chiunque.