Capcom Arcade Stadium è una serie in due volumi per le console odierne e Steam che raccoglie tutti i titoli classici della casa di Osaka, da Ghost'n'Goblins a Street Fighter, da 1942 a Cyberbots.
Oltre a giocare in modo classico, il tutto è arricchito da varie modalità anche competitive e si possono sbloccare premi per arricchire il proprio Game Center di cabinati di varie forme e nuove modalità di gioco. La simulazione arcade è perfetta, vengono usate le rom originali, e quindi ci sono tutti i glitch, bug e cheat degli arcade originali.
In questo classico Postmortem della GDC 2012, Timothy Cain, produttore/programmatore/designer di Fallout, racconta come ha contribuito a creare un franchise che ha stabilito un nuovo standard per i giochi di ruolo a mondo aperto e che ancora oggi resta molto popolare con i giocatori e recentemente è diventata anche una riuscita serie tv.
The Cutting Room Floor è un sito dedicato alla ricerca di contenuti inutilizzati e tagliati dai videogiochi. Dai menu di debug alla musica, alla grafica, ai nemici o ai livelli inutilizzati, molti giochi hanno contenuti che non dovevano essere visti da nessuno, se non dagli sviluppatori, o che erano destinati a tutti, ma che sono stati tagliati per motivi di tempo e di budget.
Con Age of Empires la Microsoft fece il suo ingresso tra le case di produzione di giochi. Ensemble Studios era composto da esperti di programmazione orientata al business, e questo fu il primo titolo nel quale questi si cimentarono in un vero videogame, sfruttando l'arrivo delle Direct X di Windows 95.
E' un classico RTS derivativo, ispirato da Warcraft e Civilization, con alcune incongruenze nel design, ma di fatto una pietra miliare che ha stabilito un franchise importante che continua a ancora oggi.
Il James Channel si occupa di retro console con un angolo interessante. In questo video, ad esempio, James prende ispirazione dal prototipo di Playstation che Sony commissionò a Nintendo per fondere la scheda della PSX con la scocca del NES.
E questo è solo uno dei suoi Frankenstein videoludici.
Si tratta di un processo Blender che mira a replicare il feeling dei display a cristalli liquidi vintage.
Questa prima iterazione di MRMOTRON, il DMG, cerca in particolare di emulare l'aspetto dei display monocromatici degli anni '80 e '90, illuminati frontalmente e a quattro tonalità. Accetta qualsiasi formato di texture immagine "standard" che Blender è in grado di leggere, compresi formati immagine come .png e .jpg, nonché formati video come .mp4 e .mov, tra gli altri.
Le immagini in input sono quantizzate automaticamente in una tavolozza di quattro colori e si può applicare un dithering opzionale per ottenere transizioni di colore più uniformi. È presente anche un nodo di "rimappatura" di base che aiuta a ridimensionare l'immagine di ingresso in base alle dimensioni del display.
Meglio usare la versione 4.0.2 o superiori di Blender, visto che fa uso di geometry nodes avanzati.