Laura Turini, avvocata specializzata in problematiche di copiright e tecnologia, ci racconta alcuni aspetti interessanti della vicenda di DeepSeek, il modello LLM simil-chatGPT, cinese e open-source, che ha fatto traballare la Silicon Valley, da OpenAI a nVidia.
Clippy ritorna in una azzeccata reinterpretazione LLM e ora consente di eseguire una serie di modelli linguistici di grandi dimensioni localmente sul proprio computer, pur mantenendo l'interfaccia utente creata da Microsoft negli anni '90. Un po' come abbiamo visto con Ollama.
Attraverso Llama.cpp, Clippy supporta i modelli nel popolare formato GGUF, ovvero la maggior parte dei modelli disponibili pubblicamente. È dotato di supporto per l'installazione con un solo clic di Gemma3 di Google, Llama 3.2 di Meta, Phi-4 di Microsoft e Qwen3 di Qwen.
È una lettera d'amore e un omaggio (anche satirico) al grande "Clippy", l'assistente di Microsoft Office 1997. Il personaggio è stato disegnato dall'illustratore Kevan Atteberry, che ha creato più di 15 potenziali personaggi per gli assistenti di Microsoft Office.
Deepwiki è un interessante e utile servizio che indicizza e spiega il contenuto e la struttura dei repository di codice accessibili pubblicamente, ad esempio di github.
Il tutto sembra evidenziare un caso d'uso abbastanza comune, scrivere codice con interi blocchi presi e incollati da un LLM (Claude, ChatGPT, Gemini e co.) e poi farselo spiegare. Questa cosa ha un nome, pare che lo chiamino "Vibe Coding".
La BBC ha aggiunto una nuova figura alla sua serie di masterclass Maestro, la prima "insegnante postuma": Agatha Christie; l'autrice di gialli più venduta al mondo insegna un corso di 11 lezioni sulla scrittura di genere. la BBC sembra molto consapevole delle questioni che ruotano attorno all'IA, che provoca un misto di intrigo e, giustamente, di diffidenza.
Le sembianze della Christie, morta nel 1976, sono state ricreate grazie a una miscela di immagini concesse in licenza, filmati limitati e registrazioni audio del passato. Questi dati sono stati elabvorati con l'attrice Vivien Keene, che “recita” le parole della Christie in video. Sembra anche una scelta particolarmente rischiosa: molti scrittori, redattori e autori si trovano di fronte a strumenti di intelligenza artificiale che riducono le opportunità di lavoro.
Questa demo disponibile direttamente nel browser simula una foresta. L'intera struttura è una rete neurale che genera nuove immagini in base alle immagini precedenti e ai controlli. Non c'è geometria del livello, né codice per l'illuminazione o le ombre, né animazioni scriptate. Solo una rete neurale in loop. E' un po' come vedere dei ricordi.
Brendan Bycroft ha creato una speciale visualizzazione per spiegare i meccanismi di funzionamento dei modelli linguistici alla base delle funzionalità "AI": LLM Visualization
Non è niente male. Quando non riesce a trovare un riscontro preciso, cerca di dare comunque un riscontro più simile possibile a quello che si stava cercando.
Quasi sempre qui ci si occupa di sogni diventati realtà. Ma a volte prendiamo una deviazione e facciamo un ripasso sullo stato degli incubi.
Farrell McGuire è molto attratto dalle aberrazioni allucinanti che i modelli linguistici multimodali sono in grado di creare. Gli sviluppatori, saccheggiando qua e la, cercano di raggiungere uno stato dell'arte decente, ma ad ogni istante, non avendo il modello alcuna coscienza e comprensione di quello che succede ed è raffigurato, un fotogramma apparentemente corretto può innescare una reazione a catena e trasformare il filmato in un horror.
Ed è questa caratteristica che le persone dovrebbero tenere in maggiore considerazione quando pensano ai vari "sistemi di AI generativa" che dovrebbero aiutare in futuro. Il fatto che in ogni momento può crollare tutto, magari molto raramente, ma il pericolo c'è sempre. E' come affidare una qualsiasi funzione ad chi non si sa essere uno schizofrenico latente.