Il Nuovo Gioco di Ron Gilbert
Il nuovo gioco di Ron Gilbert non ha ancora un nome ("RPGTBD") ma è un roguelike e tra le stat figura burocrazia.
Ad aiutarlo nell'impresa troviamo stavolta Elissa Black, autrice dell'interessante Objects in Space.
videogames, giochi da tavolo, giochi in generale, flash
Il nuovo gioco di Ron Gilbert non ha ancora un nome ("RPGTBD") ma è un roguelike e tra le stat figura burocrazia.
Ad aiutarlo nell'impresa troviamo stavolta Elissa Black, autrice dell'interessante Objects in Space.
Going Under, sviluppato da Aggro Crab nel 2020, è un dungeon crawler satirico che esplora le rovine maledette delle startup tecnologiche che sono fallite. Nei panni di uno stagista non retribuito nella città distopica di Neo-Cascadia, usando le armi da ufficio, ci si fa strada attraverso gli strani sotterranei procedurali sotto il campus dell'azienda.
Ora lo stesso team ha sviluppato Another Crab's Treasure, ed è meravigliosamente ironico che la più grande boccata d'aria fresca che il genere Soulslike abbia ricevuto negli ultimi anni provenga da un'avventura che si svolge interamente sott'acqua. Another Crab's Treasure è pieno di colori vivaci, creature marine da cartone animato e umorismo sciocco”. Sembra quasi Spongebob!
Going Under Launch Trailer
La cosa più interessante di Polytopia, strategico con grafica lo-poly, è che Musk lo considera un capolavoro superiore agli scacchi, e questo ha ispirato un interessante articolo più sul capo di Tesla e SpaceX che sul gioco stesso.
Su file-hunter.com è possibile provare vari titoli per MSX e Amiga direttamente online, come ad esempio JINJ2 - Belmonte's Revenge (Retroworks, 2012).
Konami's Ping Pong
Pippols
Pitfall!
Popeye
Princess Maker
Puyo Puyo
Raid on Bungeling Bay
Rastan Saga
MSX AFTERMARKET, giochi relativamente recenti a caso con Dan, Bisb, Ken
Capcom Arcade Stadium è una serie in due volumi per le console odierne e Steam che raccoglie tutti i titoli classici della casa di Osaka, da Ghost'n'Goblins a Street Fighter, da 1942 a Cyberbots.
Oltre a giocare in modo classico, il tutto è arricchito da varie modalità anche competitive e si possono sbloccare premi per arricchire il proprio Game Center di cabinati di varie forme e nuove modalità di gioco. La simulazione arcade è perfetta, vengono usate le rom originali, e quindi ci sono tutti i glitch, bug e cheat degli arcade originali.
Per chi volesse provare l'emozione di giocare a Dungeon Master ma direttamente nel browser, ecco: Keep Out!.
Un gioco in html5 creato da Little Workshop per Forestry Games, che ne ha prodotti diverse altre dozzine.
Bye Sweet Carole è un gioco horror con uno stile ispirato dall'animazione disneyana classica di Chris Darril (Remothered) creato da Little Sewing Machine.
Bye Sweet Carole - Gamescom 2023 - Gameplay Reveal
Il Trailer di lancio di (Steam) è perfetto per spiegare la filosofia dei giochi rilassanti, minimalisti, che riescono a ricreare un'atmosfera. In particolare, nel gioco di Friedemann, quella dei pomeriggi estivi nei quali si riesce quasi a sfiorare un sentore di eternità.
L'argomento viene sviluppato in Summerhouse & the rise of the 'chill game' on Steam. Esistono vari altri titoli di questo genere che hanno venduto centinaia di migliaia di copie su Steam, ad esempio: Townscaper, Islanders, Unpacking, Dorfromantik. Se non arte, il videogame mostra quindi di essere, ancora una volta, un vero e proprio linguaggio, adatto a rappresentare qualsiasi situazione e qualsiasi emozione, con qualsiasi ritmo e interfaccia/interazione.
Sul canale youtube di PROCJAM fa capolino questa spiegazione da parte di Emily Short della sua è guida turistica generata proceduralmente, scritta per il NaNoGenMo. Descrive un paesaggio di città fittizie e proseguendo la lettura, sempre più spesso, le avventure dei due autori del libro.
Annals include un'ampia appendice che descrive come è stato generato il libro e discute l'estetica della generazione procedurale del testo.
mily Short - Five Strategies For Collaborating With A Machine [PROCJAM 2016]
Tratto dalla recensione del frizzante Vito Iuvara": Pacific Drive è un gioco tutto sbagliato: noioso, ripetitivo, spiegato male. Il giocatore viene schiacciato da informazioni che non è in grado di capire, da un’interfaccia inutilmente ricca di cazzilli panati incomprensibili e da un sistema di controllo poco immediato e anti intuitivo. Eppure sticazzi.
Quello che resta, sin dalle prime escursioni a bordo di questa auto sgangherata, è un’atmosfera da incorniciare, una sensazione di schiacciante pericolo che travalica la sostanza del gioco (i pericoli non sono mai davvero feroci) e che ti impedisce di vivere con serenità l’esperienza di puro farming raccogliereccio che è, nei fatti, Pacific Drive.
[...] Pacific Drive l’ho odiato, sopportato e infine amato. [...] Non lo consiglierei al mio peggior nemico, ma dovreste giocarlo tutti."