E' difficile non guardare tutte le 4 ore di "recensione" del "Disney Star Wars Hotel" da parte della superfan Jenny Nicholson. A prima vista una discussione così approfondita sugli hotel a tema non sembra nemmeno essere interessante, ma la videocritica è avvincente, acuta, infinitamente perspicace e molto divertente, come se facesse un'analisi aziendale approfondita indossando un cosplay. Dopo la prima ora di analisi si coglie il perché la recensione abbia oltre 10 milioni di visualizzazioni: è un'ottima panoramica di quello che dovrebbe essere un'esperienza interattiva. Dopo la seconda ora, si sente l'impulso ad iscriversi al suo canale perché era anche una fantastica introduzione a qualsiasi tipo di esperienza immersiva. Alla terza ora, si comincia a riflettere sul perchè la Disney avrebbe dovuto pagarla migliaia di dollari come consulente invece di cercare di convincere YouTube a togliere il suo video; è uno dei migliori corsi sui media interattivi che si possano guardare. Alla fine delle quattro le ore, fa capolino l'idea che dovrebbe dirigere lei stessa la Disney come nuovo CEO, perché conosce la realtà virtuale e le esperienze immersive meglio di chiunque altro. Ecco il lato davvero positivo di YouTube: senza il permesso di nessuno, una persona appassionata può "lasciare un segno sull'universo".
Hirayama si accontenta della sua vita semplice, passata a pulire i bagni di Tokyo. Al di fuori della sua routine strutturata, ama la musica su cassetta, i libri e fotografare alberi. Incontri inaspettati rivelano altri aspetti della sua storia in una riflessione profondamente commovente e poetica sulla ricerca della bellezza nel mondo che ci circonda.
Il solito Morro si è studiato Jellyfin e, nel suo video Come Netflix, ma Open Source, ci spiega perchè è una soluzione valida per iniziare a fare da soli con il media center casalingo. I motivi sono tanti e li elenca nel video.
Jellyfin è una valida alternativa, free e open source, a Plex e ci permette di organizzarci i file multimediali su un server o un NAS e poi proiettarli in giro per i dispositivi di casa.
Obiettivamente, con la proliferazione di servizi (e quindi di costi, e password, e installazioni, e aggiornamenti, e profilazioni) in abbonamento che c'è ora, un punto unico per gestirsi la giusta quantità di contenuti personali interessanti che possediamo per sempre era necessaria.
Oliver Harper ci guida in una bella retrospettiva di Excalibur, scintillante pellicola diretta da John Boorman nel 1981 subito dopo la realizzazione del seguito dell'"Esorcista". I primi anni '80 videro la realizzazione di vari film di genere Fantasy, ma "Excalibur" è molto considerato per il suo stile unico ancora oggi ed è forse la migliore trasposizione cinematografica della Leggenda di Re Artù.
Dr. Who è una serie di fantascienza incredibilmente longeva che va avanti da decenni. Quindi può essere un problema capire da che parte iniziare a guardarla. Ma molti fan pensano che ci sia un episodio particolare per iniziare ad entrare nelle vicende del Dottore: "Blink" ("Colpo d'Occhio")", scritto da Steven Moffat.
La particolarità dell'episodio è che Moffat lo dovette riscrivere in 45 minuti a causa di una emergenza di budget che tagliò praticamente tutti gli effetti speciali. E questa storia così improvvisata è considerata uno degli episodi migliori. Da allora Moffat ha adottato l'approccio "meno è meglio. A volte, il potere dell'immaginazione è il tuo più grande alleato. Occorre cercare di mantenere gli spettatori intrigati dal dubbio".
Ben 6 anni di lavoro per creare questo omaggio anime al sci-fi/horror di Ridley Scott del 1979 da parte di Paul "OtaKing" Johnson e Claudia Montealegre: Alien: MONDAY.
Sul suo canale youtube OtaKing Animation ci sono altri progetti realizzati e anche dei dietro le quinte della realizzazione.
The Talk: Cher & David Lynch è uno degli episodi di questo talk show unico, creato dall'artista Jonas Hollerup Helle. In ogni puntata due persone famose, che non si sono mai realmente incontrate, discutono. Ogni filmato è del tutto realizzato con tecniche di montaggio, senza né AI né editing digitale. Il materiale video viene selezionato da vecchie interviste, così chi parla fa dei discorsi che risalgono a quel periodo. E' sorprendente come la discussione sia così naturale ed interessante, e come in qualche modo sottenda significati grazie alla contrapposizione delle parole ben più che verosimile, che viene creata con il montaggio.
Il fascino di canali video come Rescue & Restore è ipnotico. Intanto c'è la dimensione ASMR, si sentono questi suoni soffusi, buffi, industriosi, di attrezzi che lavorano, levigano, puliscono. Poi l'inversione del tempo e la cancellazione dell'usura, oggetti con un aspetto collocabile tra cantina e discarica, piano piano, tornano meglio di quando erano nuovi. Inoltre c'è la scoperta dei prodotti e delle tecniche più diverse per intervenire a svitare, limare, ricostruire, pulire, smontare e rimontare. C'è una dimensione molto fisica, materica, analogica, reale, contrapposta alla virtualità di un canale youtube. Infine, la cura e l'attenzione, la preparazione e l'esperienza e addirittura il carisma della mano che interviene con questa sicurezza.
Insomma, secondo me la gente sarebbe capace quasi di pagare il biglietto e vederli come documentari al cinema.