The Pixar Story

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The Pixar StoryQualunque cosa parli della Pixar è degna di attenzione, ma questo documentario di Leslie Iwerks è davvero interessante anche per i fan più accaniti.

A parte gli innumerevoli retroscena su tutti e 5 i primi film dello studio fondato da John Lasseter, si scopre il vero peso che ha avuto Steve Jobs nella nascita di questa nuova Disney del 3D. La compagnia è rimasta in rosso per ben 5 anni prima di arrivare al successo con Toy Story, e il CEO di Apple, visionario come pochi, ha comunque continuato a firmare gli assegni.

Alcuni potrebbero pensare che Lasseter abbia avuto la strada in discesa per il solo fatto di aver puntato sul rendering, che sarebbe poi diventato la regola nel 2000, ma non è affatto così. I "lungimiranti" boss della Disney lo licenziarono in tronco dopo aver capito che strada voleva intraprendere, e fu George Lucas ad assumerlo in ILM, dove curò la mitica sequenza "effetto Genesis" di Star Trek II. Nemmeno l'inventore di Darth Vader e Indiana Jones però se la sentì di finanziare il nascente studio, che potè decollare sono grazie all'arrivo di Jobs.

The Pixar Story

Leandro Copperfield ha montato un bel video dei primi anni della Pixar.

webcomic: Lovecraft is Missing

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Lovecraft is Missing

Larry Latham scrive e disegna questo interessante Lovecraft is Missing, dove personaggi di finzione si intrecciano con persone ed eventi della vita di H.P. Lovecraft, massimo teorico dell'horror assoluto.

La storia si svolge nel 1926, quando lo scrittore non è ancora diventato famoso e cerca di essere pubblicato su Weird Tales. Doveva inizialmente essere un gioco su CD-ROM, ma la moda di questo genere passò in fretta e quindi, dopo aver sfiorato la pubblicazione per la DC, "Lovecraft is Missing" ritorna come webcomic per terrorizzare per benino le masse.

Lovecraft is Missing su wikipedia

Z. L. Feng

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Z. L. Feng

Z. L. Feng è un pittore nato a Shanghai che ha iniziato fin dall'età di 7 anni a sperimentare con tempere e colori ad olio e successivamente è approdato all'acquerello, "perchè con questa tecnica non si possono nascondere gli errori e bisogna sapere quello che si sta facendo". Un motivo che riporta alla tradizionale pittura cinese che ha molto in comune con la calligrafia.

Il maestro Feng è specializzato in ritratti e paesaggi, ma sono soprattutto questi ultimi che sembrano dipinti da una miracolosa pioggia colorata.

image: Z. L. Feng

Erin Vaganos

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okuribito
Goldenquince è il sito dove la statunitense Erin Vaganos pubblica i suoi lavori e immagini che la ispirano e le piacciono.

Incisioni tradizionali e xilografie riscoperte dentro antiche librerie si alternano ad accattivanti illustrazioni ad inchiostro e naturalistiche a colori dell'autrice.

Un viaggio da fare dentro ad al piccolo, grande universo personale della recente vincitrice dell'Illustration Friday a tema: transportation.

Fool's Journey

Super Crate Box

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okuribitoQuesto action platformer, adrenalinico in modo inopinato, è come gli stivali di gomma in Braveheart: un anacronismo.

Pensate al 1984, quando grossi blocchi di pochi colori ardivano chiamarsi pixel, (mentre i loro pronipoti odierni sono invece microscopici granelli di policroma sabbia dei sogni): questo è lo stile adottato da Super Crate Box, ma mai come in questo caso è facile farsi abbindolare dalle apparenze. Ogni progresso nel game design di FPS degli ultimi 25 anni trova qui una collocazione bidimensionale.

Ci sono spettacolari bazooka, che è raro veder detonare tra piattaforme abituate ad essere calcate da agili idraulici e vezzose principesse, mitragliatori, doppie pistole (maneggiate alla John Woo, anche se è tutto risolto in un pixel c'è da esserne certi) lanciafiamme e la 44 magnum di Dirty Harry che fa sobbalzare tutto lo schermo.

Forse qualcuno noterà una assonanza nel titolo di questo gioco che si rivela esilarante. Chi la intuisce non se lo faccia scappare.
E gli altri nemmeno.

Lanterne Giapponesi

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japanese lantern
Molti oggetti giapponesi sono fortemente caratterizzanti, ma pochi sono in grado di evocare l'atmosfera estremo orientale come le lanterne giapponesi. Ve ne sono di tre tipi: Tourou, Chouchin e Andon.

Le Tourou (灯籠) sono quelle tradizionali e maestose, di granito, che illuminano i giardini zen. Vengono accese in occasione di particolari celebrazioni. C'è anche la variante più leggera, senza colonnna di pietra, che viene appesa al soffitto.

Le Chouchin (提灯) si usano quotidianamente, spesso sono di carta bianca ,rossa (come quella a lato) e decorate con ideogrammi.

Le Andon (行灯) sono quelle più moderne che si vedono sopra l'arredamento interno nei ristoranti o poggiate sul terreno in piccoli giardini, e sono di forma piramidale, cilindrica o cubica.

image: Kirainet (Hector Garcia)