GraphViz e GraphViz.js

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See the Pen Attack Trees - GraphViz Example by Matt Herman (@mph006) on CodePen.



GraphViz è un sistema di visualizzazione open source. E' un modo di rappresentare le informazioni strutturali come diagrammi e schemi astratti. Ha importanti applicazioni nel networking, la bioinformatica, nell'ingegneria del software, i database e il web design.

GraphViz.js
Dagre
Dagre.js


Ma no Nisai - I terribili due (anni)

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Crayon Shin Chan Ma no Nisai
"Ma no Nisai" significa l'età terribile quando i bambini di due anni iniziano a fare i capricci e fare arrabbiare i genitori.

La via giapponese per insegnare ai bambini come comportarsi segue l'arte (poteva essere altrimenti ?) della disciplina (躾 shitsuke: anche educazione).

I genitori non rimproverano immediatamente i bambini, ma aspettano di essere da soli con loro, per punire solo il comportamento e non la persona, e cercano di costituire un esempio loro stessi. Il tutto in continuità con la scuola, dove gli studenti tengono in ordine e puliscono.

Non è un modello perfetto, ovviamente, ma per quanto riguarda la disciplina funziona abbastanza bene.


Filter Forge

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Filter Forge
Filter Forge è un tool per Windows e Mac che permette di creare effetti grafici chiamati "filtri". come quelli di photoshop.

La creazione avviene tramite un editor node-based e c'è un'ampia libreria di effetti creati dagli altri utenti. Sono molto interessanti anche come texture.

La gallery invece ospita immagini create dagli utenti facendo uso di questi filtri.

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Bill Evans - Il processo creativo e l'autoapprendimento

Poche espressioni artistiche sono così prossime al nucleo del processo creativo come il Jazz: questa sofisticata forma di improvvisazione musicale, spesso sincrona (con gli altri musicisti), è un processo incredibilmente complesso che si svolge per di più il tempo reale, con grande spontaneità.

Bill Evans è stato un Maestro che ancora oggi esercita la sua influenza sugli altri jazzisti, ma era anche un insegnante e quindi in grado di trasmettere qualcosa di inesplicabile.

Inoltre quello che Evans ha da dire sul processo creativo e l'autoapprendimento è così fondamentale che è applicabile ad ogni forma d'arte. Se si arriva ad essere in grado di fare diventare un mantra di questi preziosi concetti, e comprenderli a fondo fino a che non si sia in grado di trasudarli con naturalezza, o meglio spontaneità, il premio sarà grande.

It’s better to do something simple that is real. It’s something you can build on. because you know what you’re doing. Whereas, if you try to approximate something very advanced and don’t know what you’re doing, you can’t build on it.

I don’t consider myself as talented as many people, but in some way that was an advantage. I didn’t have a great facility immediately. I had to be more analytical. It forced me to build something.

What’s the best thing you’ve ever read about the creative process?

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Come usare Google per il giapponese

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google nihongo japanese aid
Il Japan Times pubblica un articolo nel quale si spiega come imparare da google.co.jp (usare le impostazioni di regione in settings -> search settings per vedere la pagina giapponese) per avere degli esempi (例文)

- Aggiungere 敬語 (keigo, più formale) a qualsiasi frase.
- scrivere 行きたい e osservare la lista dei suggerimenti di autocompletamento
- usare le virgolette in modo strategico

Tutto questo per evitare di 車輪の再発明 (sharin no sai-hatsumei, reinventare la ruota).

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4 Passi nell'Incubo: Mariusz Lewandowski

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Mariusz Lewandowski
Mariusz Lewandowski è un pittore polacco che ama dipingere opere surreali e apocalittiche dove fanno capolino ectoplasmatici titani, sinistre masse d'acqua e gigantesche cornici che sembrano sottolineare la separazione tra la realtà ed altri piani.

Nonostante il loro fascino ancestrale, appendersi uno di questi quadri in salotto non è uno scherzo.

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SEGA

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SEGA 80s Akira Nagai
In questa intervista ad Akira Nagai del 2001 tratta dal libro "SEGA Arcade History", Shmuplations ci porta alla riscoperta dell'azienda giapponese degli inizi. Ben prima dell'avvento delle sale giochi.

SEGA ha mosso i primi passi installando slot machines nelle sale ristoro per sottoufficiali delle basi americane. Poi è passata all'import di jukebox della Rock-Ola e Midway.

In seguito sono nati i "gun corner" di Hibida a Tokyo e Umeda a Osaka che, con il boom del bowling, divennero "game corner" e in seguito finalmente "game center". Le macchine elettromeccaniche importate dagli USA, essendo usate, spesso richiedevano manutenzione. E fu così che SEGA, dotata a questo punto di un impressionante background sulle macchine, iniziò a produrle direttamente ed inseguito a sviluppare software negli anni '80.

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